Il testo qui riportato è stato scritto dai Padri Missionari presenti alla passaggio della Prelatura di Chuquibambilla nell'ottobre 1968. Ve lo riportiamo nella sua interezza, così come scritto e con le foto che lo corredavano.
Abancay, 7-10-'68
Cari lettori e benefattori,
Approfittiamo di questa giornata di sosta per mettervi al corrente del nostro lavoro.
Alla fine di questa settimana il Prelato e noi missionari avremo fatto più di 1500km da Lima alle Ande per strade spaventose su tornanti montani a strapiombo, fino ad un'altimetria di oltre 5000 metri, su camionette scoperte che raccoglievano merci, bestie, e persone, il tutto avvolto in un polverone da mozzare il respiro. Eppure la soddisfazione è sempre inalterata ed il morale supera qualunque altezza di questi aspri, maestosi monti. Finora la giornata più bella, quella che segna la più bella data della nostra nascente Missione, è la presa di possesso della nuova prelatura di Chuquibambilla da parte del nostro P. Miccheli. L'abbiamo tutti preceduto a Chuqui e in due giorni abbiamo preparato un'entrata che può definirsi addirittura trionfale facilitati in ciò dal P. Carlos, Mercedario, Parroco del luogo.
Il tutto si è svolto sulla piazza della cittadina. Archi trionfali sorgevano un po'dovunque, le bandiere sventolavano dai vari edifici pubblici e anche privati, un bellissimo altare improvvisato nella piazza, ed un perfetto impianto di microfoni e altoparlanti, più ancora una folla, che qui si potrebbe dire immensa, perché era tutta Chuqibambilla riversata sulla strada in attesa del primo suo Prelato che rendeva il momento veramente solenne e viveva l'ora storica di questa meravigliosa giornata.
Finalmente dopo due o tre ore che si attende il nostro Prelato, arriva da lontano avvolta da un nuvolo di polvere una macchina. Non può essere che Lui perché qui macchine non ce ne sono. Si ferma infatti, ed eccolo avvicinarsi magnifico con i suoi paludamenti prelatizi ed a fianco il Vescovo di Abancay, quello attuale, ed il Vescovo di Abancay di una volta Mons. Mendoza. Tre Vescovi per Chuquibambilla, è proprio una cosa da fantascienza. Tutta la gente in delirio, batte le mani, si accalca, vuol vedere da vicino, toccare il suo nuovo Prelato, ricevere la sua prima benedizione. Siamo sulla piazza. Il discorso più bello è senza dubbio quello del Mons. Mendoza. Parla il cuore di un amico sincero, di un Sacerdote santo che finalmente vede appagato un suo grande sogno, che finora era stato anche il nostro sogno.
Mons. Mendoza ci sostiene, ci segue, ci aiuta in tutto da Lima. Egli ha messo sè e le sue cose a nostra completa disposizione e noi tutti fin dal primo momento abbiamo sentito in lui un Padre buono e affezionato.
Dopo i discorsi, la Messa concelebrata: il nuovo Prelato, i due Vescovi, D. Carlo e un Missionario e la gente tutta lì, e alla fine quella stessa gente così povera e sporca, ma tanto buona e semplice ha voluto baciare uno a uno la mano del suo primo Pastore e ricevere da lui una particolare benedizione.
Sono cose, carissimi, che non si possono descrivere esattamente.
Ora stiamo procedendo anche per Antabamba; là andremo domani. Mi sto accorgendo solo ora che il foglio è terminato.
Pazienza. Un altro, così riuniti insieme, forse non lo leggere per adesso, ve lo abbiamo voluto scrivere per dirvi la nostra attività e la nostra gratitudine.
Pregate per noi.
I Padri Missionari