Ogni anno, il 28 e 29 luglio, in Perù si festeggiano le cosiddette "fiestas patrias" (in italiano "feste nazionali"), con cui si commemora l'indipendenza del Paese dalla Spagna.
Le celebrazioni durano in realtà per tutto il mese di luglio, ma trovano il loro apice nelle giornate del 28 e 29.
Come associazione che vive e lavora in Perù da oltre trent'anni siamo pronti a raccontarvi in cosa consistono e cosa non dovete assolutamente perdervi.
Cosa succede in Perù il 28 luglio?
È il giorno in cui si celebra la dichiarazione di indipendenza di Don José de San Martín e viene celebrato con importanti cerimonie in tutto il Paese.
Nella capitale, in particolare, si celebrano la Messa e il Te Deum a cui partecipano il Capo dello Stato, i Ministri e i deputati. Il Congresso inoltre riceve il Presidente della Repubblica che consegna il suo messaggio alla Nazione.
Cosa succede il 29 luglio in Perù?
Questa è la giornata di celebrazione in onore delle Forze Armate e della Polizia Nazionale del Perù, che sfilano per le vie di Lima mostrando ai cittadini i mezzi con cui garantisce stabilità.
È per certi aspetti paragonabile alla parata del 2 giugno in Italia.
Fiestas patrias nella cultura popolare
Come accade anche in Italia per le feste nazionali, le festività servono per ricaricare le energie e prendersi una piccola vacanza dal lavoro, dallo studio e dalla vita quotidiana.
Anche in Perù quindi è possibile incontrare persone in vacanza o che magari organizzano grandi pranzi o feste in onore della ritrovata libertà, magari accompagnati dai piatti tipici della cucina peruviana nonché dalla stupenda musica creola.
Un'assaggio della bellezza delle fiestas patrias si possono trovare anche nelle manifestazioni che le comunità peruviane all'estero spesso organizzano il 28 luglio o il weekend successivo quando la data cade in un giorno feriale.
Origine delle fiestas patrias peruviane
Siamo all'inizio di luglio del 1821, a Lima scarseggiano i viveri e le truppe spagnole non hanno risorse. In compenso le truppe peruviane avevano ottenuto vittorie importanti all'interno del Paese e la popolazione aspettava l'intervento dell'esercito argentino che aveva già ottenuto la liberazione del proprio paese e del Cile.
A seguito del ritiro del viceré a Cusco, il 15 luglio José de San Martín (generale argentino che in ragione del suo decisivo intervento si guadagnò il titolo di Libertador) entrò a Lima e convocò una riunione di notabili nel municipio di Lima. A Manuel Pérez de Tudela fu dato l'ordine di redigere l'Atto di Indipendenza che venne proclamato sabato 28 luglio 1821, nella Plaza de Armas di Lima.
Secondo gli storici erano circa 16.000 persone le persone che hanno ascoltato la proclamazione di San Martín, che brandendo la bandiera peruviana proclamò uno dei discorsi più famosi sulla libertà: "Da questo momento in poi, il Perù è libero e indipendente dalla volontà generale dei popoli e dalla giustizia della sua causa che Dio difende". Viva la Patria! Viva la libertà! Vivi l'indipendenza!"
La cerimonia si è ripetuta in altri tre luoghi: la Plazuela de La Merced, la facciata del Convento de los Descalzos e la Plaza de la Inquisición, oggi Plaza Bolívar, davanti al Palazzo Legislativo. La dichiarazione di indipendenza ha raggiunto poi tutti gli angoli del paese.
Noi siamo Apurimac ETS e lavoriamo perché la salute sia un diritto di tutti anche in Perù. Scopri cosa facciamo visitando questa pagina.
Note: l'ultimo paragrafo è basato sui dati riportati dal sito del Congreso de la Republica Peruana